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Obesità e tasso di re-intervento a breve termine al rachide lombare

pubblicato il 27/03/2013

 

 

TITOLO DELLA RICERCA

 

Obesità e tasso di re-intervento a   breve termine dopo un intervento in elezione al rachide lombare: studio   basato sull’analisi della popolazione

 

 

AUTORI

 

Gaudelli   C., Thomas K.

 

 

PUBBLICAZIONE

 

Evidence-Based Spine-Care Journal, Vol. 3/Issue 2,   May 2012, ISSN 1663-7976

 

 

GENERE DELLO STUDIO

 

Studio di coorte retrospettivo basato sulla   popolazione

 

 

CLASSE DI EVIDENZA

 

III (bassa)

 

SCOPO ED ELEMENTI DELL’INDAGINE

 

Stimare   il tasso di re-intervento a breve termine (entro 3 mesi) dei pazienti (obesi e   non obesi) sottoposti ad intervento in elezione al rachide lombare.

 

- Valutazione di   4023 procedure sul rachide lombare, come registrate nella banca dati Alberta   Health e Wellness Administrative del Canada (635 posizioni sono state escluse   dallo studio per incompletezza dei dati registrati).

- Nella stessa   banca dati sono stati individuati i pazienti obesi (con un indice di massa   corporea ≥35) e quelli non obesi (BMI <35) e quali tra questi si sono   sottoposti a un secondo intervento.

- Il tasso di   re-intervento è stato individuato per entrambi i gruppi di pazienti (obesi e   non obesi).

- Sono state   eseguite altre indagini per capire se alcuni soggetti hanno un rischio   maggiore di subire un secondo intervento.

- Altri fattori   esaminati: i pazienti coinvolti nello studio avevano un’età superiore a 20   anni, si erano sottoposti a intervento in elezione al rachide lombare, erano   di entrambi i sessi (il 52,2% maschi), il tipo di procedura eseguita   (decompressione 61,8%, decompressione con fusione strumentata 33,4%  o correzione di una deformità o   artroplastica).

-  Periodo   indagato: 2 anni

 

 

RISULTATI

 

  •   101 pazienti (3%) hanno richiesto un secondo   intervento entro 3 mesi dalla prima procedura.
  •   Il gruppo di pazienti obesi ha avuto   statisticamente un più alto tasso di re-intervento (4,8%) rispetto al gruppo   dei non obesi (2,8%).
  •   In base all’età, al genere e al tipo di   procedura eseguita, il tasso di re-intervento per i pazienti obesi è stato di   1,57 (95% CI, 0,89 – 2,77).
  •   La variabile predittiva per un re-intervento a   breve termine è stata nella tipologia di procedura eseguita: la fusione   strumentata ha un indice di probabilità di 1,64 (95% CI, 1,05 – 2,56), mentre   la correzione delle deformità ha un 4,46 (95% CI, 2,34 – 8,53).
  •   Il motivo più comune per il re-intervento è   stata la nuova decompressione della radice dei nervi a seguito di   un’infezione.
  •   Non c’è stata alcuna differenza tra i due   gruppi di pazienti circa il motivo e il tempo di re-intervento.

 

 

CONCLUSIONI:

 

Dopo un intervento al rachide   lombare eseguito in elezione, il 5% dei pazienti obesi ha dovuto sottoporsi   ad un secondo intervento a breve termine.

 

Lo studio suggerisce che i soggetti   obesi hanno il doppio delle probabilità rispetto ai non obesi di esser sottoposti   ad un secondo intervento a breve termine.

 

Inoltre, gli interventi con fusione   strumentata e per correzione delle deformità hanno un più alto tasso di   re-intervento.